Il cablaggio con cavi coassiali (coaxial cable) è una struttura utilizzata per la trasmissione di dati digitali o segnali informativi ed è stato a lungo il cablaggio predominante nelle telecomunicazioni e nelle trasmissioni elettriche per la sua maneggevolezza, il peso leggero e l’adattabilità a diversi valori di impedenza e capacità di banda.

Il cablaggio con cavi coassiali, nasce nel 1966 allo scopo di ottimizzare i circuiti S-E (Single Ended) ma la descrizione del suo funzionamento è contenuta già in uno dei 280 brevetti firmati da Nikola Tesla, ingegnere, fisico ed inventore serbo vissuto tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900.

L’interno cablaggio con cavi coassiali è costituito da un’anima (nucleo) in filo di rame, ricoperto da un isolante  in materiale dielettrico (di solito polietilene) per evitare interazioni o cortocircuiti elettrici, contenuto in un’armatura (o blindatura) metallica che permette di diminuire il rumore a cui i dati trasmessi sono sottoposti; il è tutto inserito all’interno di un involucro (di caucciù, PVC o teflon) detto guaina.

Il cablaggio con cavi coassiali può essere di due tipologie:

  • Il cablaggio con cavo coassiale spesso, Thick, ThickLAN o Thicknet

Questo è un cablaggio che usa un cavo coassiale solitamente di colore giallo da circa 1,3 centimetri (0,5 pollici) è la caratteristica fondamentale che lo contraddistingue è il grande spessore del conduttore centrale (anima o nucleo) che permette una trasmissione fino a 500 metri. Questa grande capacità, tuttavia, lo porta ad essere rigido e difficilmente inseribile in canaline o condotte e perciò più difficilmente installabile.

  • Il cablaggio con cavo coassiale fine, Thin, ThinLAN o Thinnet

Questo è un cablaggio che usa un cavo coassiale generalmente di colore bianco o grigio da circa 0,6 centimetri (0,25 pollici) che grazie a questa sua peculiarità è molto flessibile e permette la trasmissione di un segnale fino ad una distanza di 185 metri. Il valore della sua impedenza è di 50 ohms ed è parte dei cavi con sigla RG-58.

Il metodo attraverso cui è possibile collegare un cavo spesso a uno fine è un dispositivo di connessione detto Transceiver. Entrambe le tipologie di cavo utilizzano, inoltre, dei connettori BNC (acronimo di British Naval Connector) come ad esempio i connettori BNC a T o i connettori di estremità BNC.

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